D.M. n. 350 del 8 settembre 1999

Categoria: 
Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati.

Nome del Prodotto: 
PATATE DI RIBIS, PATAIS DI RIBIS.

Territorio interessato alla produzione: 
Comune di Reana del Rojale, provincia di Udine.

Descrizione sintetica del prodotto:
Tuberi grossi e tondovali, buccia bianco-gialla e liscia, pasta bianca; occhi superficiali, basso contenuto di sostanza secca. Per quanto ri­guarda le qualità  culinarie è resistente alla cottura, di colore abba­stanza fermo si presta ad ogni tipo di uso e di manipolazione. In cucina è consigliata per gnocchi, purea e minestre.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura:
Le caratteristiche essenziali del terreno, per una buona produzione delle patate, sono un pH leggermente acido e un buon contenuto di ferro. Questi risultano facilmente riscontrabili nel territorio comunale. La produzione delle patate viene effettuata con le tradizionali opera­zioni colturali: arature, semine manuali o meccaniche, concimazioni, eventuali trattamenti antiparassitari, raccolta manuale o meccanica ef­fettuata verso fine agosto e tutto settembre. I tuberi vengono cerniti, confezionati e venduti immediatamente o conservati in luoghi freschi, presenti nelle aziende come cantine, magazzini o tettoie, per tutto l'inverno. I tuberi sono venduti senza subire nessun lavaggio.

Materiali, attrezzature specifiche utilizzati per la preparazione e il condizionamento:
Le patate sono tagliate manualmente a pezzi in modo che ogni por­zione abbia almeno una gemma. La semina è fatta manualmente o grazie alla innovazione tecnologica con seminatrici meccaniche. Le concimazioni organiche e minerali sono effettuate con i normali span­diletame o spandiconcime. I trattamenti sono effettuati con le botti per diserbo o per antiparassitari. Le attrezzature per la raccolta sono dalle più rudimentali come l'aratro assolcatore dove, una volta aperto il solco la raccolta viene effettuata a mano; o con scavapatate con tec­nologie molto diverse tra di loro dove il tubero può essere solo scava­to dalla terra o addirittura terminare direttamente in bins o cassoni. La cernita è effettuata a mano o con l'aiuto negli ultimi anni, di macchine calibratrici. Il confezionamento è effettuato manualmente. La conser­vazione non viene effettuata in celle frigorifere, ma in locali a tempe­ratura controllata. Durante la conservazione le patate non subiscono nessun trattamento con antigermoglianti.

Descrizione dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura:
Il prodotto raccolto dalla campagna viene subito cernito in base alla pezzatura e alla qualità , in tettoie e deposto in magazzini al buio dove le temperature si mantengono tra i 10° e 15° c.
La vendita viene effettuata subito dopo la cernita e durante tutto il pe­riodo invernale. Le patate sono vendute in cassette sfuse o in sacchi di diverso peso (da 10-20-25 Kg.). 

Elementi comprovanti che le metodiche sono state praticate in maniera omogenea e secondo le regole tradizionali per un periodo non inferiore di 25 anni
La coltivazione della patata a pasta bianca nel comune di Reana del Rojale risale a tre generazioni, e negli anni ha subito qualche varia­zione; negli anni cinquanta le patate da seme venivano acquistate dalla Carnia, dove venivano coltivate solo varietà  a pasta bianca (Bianca carnica, Slava).
Negli anni sessanta, con l'arrivo sul mercato delle varietà  certificate, questo seme fu soppiantato da un'altra varietà  sempre a pasta bian­ca: la Kennebec.
In questo comune per valorizzare il prodotto si ritenne di creare una manifestazione per la promozione dei tuberi locali e per far conoscere le caratteristiche della patata a pasta bianca. Nacque così la Mo­stra Mercato Regionale della Patata. Ci sono tre certificati di agricoltori che dichiarano di aver colti­vato per trent'anni patate a pasta bianca (varietà  Kennebec).